venerdì 16 marzo 2012

Viva la libertà

nella foto: Dora Carrington

Se esiste nella nostra civiltà una convinzione ormai radicata e incrollabile, è quella secondo la quale ciascuno di noi è figlio della propria madre e del proprio padre, e dunque che il comportamento dei nostri genitori è lo strumento del nostro destino. La convinzione insomma che, così come abbiamo i loro cromosomi, allo stesso modo abbiamo i loro grovigli, e dunque che noi siamo l’effetto di una causa. Ad un certo loro comportamento, specie se agito nella nostra infanzia, corrisponderà un nostro modo di essere.
Che tristezza…. E che senso di soffocamento.

Non saremo anche figli della cultura? Non saremo cioè anche figli della Rivoluzione Francese, di Johann Sebastian Bach, di Marie Curie e Bob Dylan?
E non saremo anche figli di nessuno….? Non nasciamo cioè con qualcosa che non è spiegabile né dalla natura né dalla cultura? Qualcosa che trascende ciò che sono in grado di spiegare  la psicologia,  la biologia o  la sociologia? Qualcosa che è solo nostro….?

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