mercoledì 11 aprile 2012

Tracotanza


Sto leggendo "Lieto evento" di Eliette Abecassis, romanzo che racconta la storia di una maternità e di una nascita senza alcuna romantica sdolcinatezza.
Mi piace, a cominciare da questa riflessione che ben introduce quegli interrogativi che fanno parte della cultura della nostra epoca. Interrogativi che solo un secolo fa, quando il controllo delle nascite non era ancora una realtà, non avevano motivo di esistere. In particolare per le donne.
" Non avevamo nessun motivo per fare un figlio. Eravamo giovani, felici, innamorati. Non c'era alcuna necessità sociale. Non era una decisione scontata. Non era la naturale evoluzione della nostra storia, non c'erano pressioni, non c'era un progetto. (....)
Una risposta all'assurdità della vita? Ma da dove viene questa follia della gente di avere dei figli - perchè sono così tracotanti? Chi si credono di essere? Sanno quello che fanno? Ne hanno coscienza? No, in realtà nessuno ha capito nulla. Come il Borghese Gentiluomo fanno della metafisica e non lo sanno. Compiono l'atto più comune e straordinario, che consiste nel riprodurre l'umanità, prendendosi carico di un cucciolo d'uomo. Diventando responsabili di un altro, quando non lo sono di sè stessi. E' terribilmente banale. Si mettono al posto di Dio, in tutta innocenza."
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