lunedì 9 febbraio 2015

L'esperto è come l'edera

Mafalda

Nei gruppi di madri che gestisco, spesso vedo che quando una mamma si trova in alto mare, disorientata e confusa, snervata dall'assenza prolungata di sonno, incerta e irritata, cerca.... 
Cerca risposte, soluzioni, stratagemmi, consigli, ricette per far passare quel sentire, che le sembra non sia materno. È anche lei abituata a vedere dipinti e scatti fotografici di madri col volto sereno che amorevolmente tengono in braccio bambini tranquilli e che guardano l'eternità senza ombra di dubbi. Lei non tollera di essere insicura, perdere il controllo, aver bisogno costante in ogni cosa che fa, essere ripetutamente interrotta in quello che svolge. E' un senso di fallimento.

Ed ecco arriviamo noi, ci intrufoliamo rapidamente per offrire suggerimenti, dare ordini, insomma darle la soluzione che lei cerca. 

A che prezzo?
Lei perde la fiducia in se stessa, e noi l'avevamo già persa verso di lei. La mamma si sentirà incompetente e sarà come l'albero con l'edera, imparerà a convivere anche se l'edera le fa morire la linfa! Esagero penserete...

Ad esempio: il suo bambino non dorme o almeno, non quanto o come vorrebbe lei. E come forse lei avrebbe bisogno.
Noi di fronte a questo problema ci dividiamo in due accampamenti: da una parte c'è chi sostiene l'alto contatto e apparecchia alla madre tutta la teoria dell'attaccamento e dell'evoluzione del sonno e l'importanza dei risvegli per la sopravvivenza della specie umana!

Nell'altro accampamento c'è chi sostiene che lasciare piangere il bambino per educarlo al sonno non fa male, anzi fa risparmiare la salute psichica di tutta la famiglia (senza però fare i conti sulla sua!).

Insomma, diventiamo degli avvocati, o dalla parte del bambino o dalla parte della madre, e senza rendercene conto li dividiamo!
È di questo che ha bisogno una mamma?

Noi non possiamo conoscere, neanche dopo un attento ascolto, i dettagli della loro situazione, e di sicuro non saremo noi a vivere le conseguenze a lungo termine dettate dal nostro consiglio.
Chi di noi è madre e ha vissuto l'esperienza di sentirsi in alto mare, non ha forse avuto bisogno di sentirsi sufficientemente forte per navigare nelle proprie insicurezze e sentimenti di disorientamento?
Non siamo forse sopravissute, miracolosamente, a questo clima infestato da esperti?
Non stavamo forse lentamente cominciando a capire e a rispondere ai nostri bambini?
Forse si....forse no!


Per favore, ricordiamoci di non sostituirci alla madre. La condanniamo a credere che avrà sempre bisogno di qualcuno che le dica come fare la madre dei sui figli! Noi madri possiamo fare a meno di edere?

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