sabato 5 dicembre 2015

Sapere, saper fare, saper essere




Ritiro fuori questo mio drappo dopo tanto tempo, per la sola ragione che vorrei raccontare qualcosa di personale sul Master in Arte del Maternage del Melograno.  
E' il lavoro finale, quello in cui dovevo cercare di rendere il senso profondo e l'insegnamento del percorso appena concluso, sintetizzato in una specie di mantra: sapere, saper fare, saper essere.

Ho scelto una tela che avevo comprato anni prima a un mercatino: una di quelle stoffe antiche un po' ruvide, tessute con i telai a mano dalle donne nelle campagne, con le quali si facevano lenzuola, federe e asciugamani. Antiche mica poi tanto, quando ero bambina le mie lenzuola erano così.  La particolarità che mi aveva fatto innamorare di questo telo è di essere stato finemente rammendato in un punto in cui era evidentemente rotto. Un rammendo fatto con grande sapienza.
Dunque, antichi saperi e capacità di rammendare ciò che è rotto. Insegnamento numero uno.
Poi ho lasciato che affiorassero le parole che in quei due anni sono state pronunciate nel cerchio, e masticate e digerite, e avevano resistito più di altre. Parole che hanno dato forma a certi pensieri un po' scontornati, che hanno illuminato angoli nascosti, che hanno scaldato il cuore, che ci hanno fatto ridere o ci hanno commosso. Parole intorno a cui si è condensato il mio pensiero sull'accompagnamento alla maternità, la nascita e ai primi passi nella vita dei piccoli.  Perchè le parole sono importanti, insegnamento numero due. E perchè va bene gli antichi saperi, ma i nuovi saperi sono altrettanto importanti, insegnamento numero tre.
Le ho scritte partendo dal rammendo, con il "sapere, saper fare, saper essere" bene in vista.
Infine ho fatto un cerchio rosso e soffice, un cuore pulsante che rappresentasse noi che abbiamo trascorso due anni in un cerchio di donne, passati ad ascoltarci l'un l'altra, a maturare pensieri che si appoggiavano e prendevano slancio dai pensieri delle altre.  Il cerchio è diventato un organismo vivente, un ecosistema in cui ogni singolo elemento interagisce con il tutto. Il raggiungimento di questa pienezza è stato possibile grazie alla cura delle conduttrici, grazie al tanto tempo trascorso insieme che ha permesso un ritmo lento e disteso, e grazie ad ognuna di noi singolarmente. 
Perchè insieme è meglio, insegnamento numero quattro.

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